Paolo Arsena e Walter Tocci
Paolo Arsena
Paolo Arsena è un Architetto che vive a Roma, dove si occupa di progettazione alle diverse scale all'interno del suo studio "Arsena Architettura" che gli ha permesso di sviluppare un progetto complesso come Metrovia.
La Rivoluzione della Mobilità di Roma
Metrovia è un progetto che vuole rivoluzionare la capitale italiana, portando Roma al livello delle più grandi realtà europee grazie ad una rete integrata su ferro.
Roma ha vaste dimensioni, perciò un progetto non può avvalersi solo di scavi, sia per i costi ingenti, che per le qualità storico - artistiche; quindi una soluzione "di superficie" risulta conveniente. Le 4 Metropolitane sotterranee (ancora in fase di realizzazione) verranno supportate da 6 linee di metropolitane di superficie che riutilizzeranno tracciati ferroviari esistenti.
La chiusura dell'anello ferroviario verrà tradotta con una linea circolare urbana chiamata M0, affiancandosi inoltre 13 linee suburbane.
Le linee Tram saranno rinnovate, passando da una realtà lenta e arretrata, ad una moderna fatta di velocità, regolarità ed efficienza grazie al sistema ERTMS HD che ridurrà lo spazio fra due treni, aumentando la capacità dell’infrastruttura.
L'Utilità del progetto
I vari problemi che avvolgono Roma rendono difficili i suoi sviluppi futuri poiché i finanziatori non si fidano di attuare investimenti su una realtà difficile, dove i turisti non hanno fruibilità e i cittadini non vivono bene.
Basti pensare che il trasporto pubblico a Roma è usufruito soltanto da circa il 20% della popolazione, e cioè la metà delle altre capitali europee.
La realtà di Roma è frammentata, con un espansione verso le periferie che rende sempre più difficile risolvere il problema della mobilità.
L'obbiettivo è quello di mantenere e controllare la popolazione entro i confini urbani attraverso una rete del ferro che possa avere un sistema capillare che vada a ricucire i deficit della mobilità.
Un'analisi che è stata fatta da Metrovia è quella relativa alla "densità metroviaria urbana" che calcola quanti chilometri di un una rete su ferro sono in funzione per ogni Km2; e si nota come Roma sia agli ultimi posti, una realtà arretrata che dovrebbe prendere esempio da Monaco, Rotterdam, Madrid, Berlino, dove la rete su ferro è ben attrezzata e funzionale.
Un altro problema è quello relativo ai mezzi su gomma, che sono 64 ogni 100 abitanti, mezzi che inquinano la qualità dell'aria costringendo la Corte UE a sanzionare Roma. Il progetto si propone di spostare la mobilità dalla gomma al ferro, in modo tale da ridurre le emissioni di Co2.
I nuovi Metrotram
I Metrotram son dei tram veloci ad alta efficienza dove puntualità, capienza ed efficienza consentono di collegare un sistema innovativo alla rete delle metropolitane. La scelta dei Metrotram è da considerarsi più valida rispetto agli autobus per una questione di capienza, ma soprattutto ambientale, infatti essi non inquinano. I Metrotram sono in grado di fornire il servizio in autonomia rispetto al traffico su gomma evitando accumuli di auto, e inoltre è più adatto per viaggiare in una corsia protetta. Essi sono gestiti da un sistema tecnologico avanzato (UTC) Urban Traffic Control in cui viene data priorità semaforica agli incroci migliorando i tempi di percorrenza, fornendo rapidità con attesa non superiore a 4 minuti.
I Tracciati vengono disposti a partire da un'analisi dell'esistente dove le linee preesistenti vengono ripensate, prolungate e modificate per ottenere una capillarità del sistema abbattendo una parte dei costi di realizzazione.
Tempi e costi
I primi interventi potranno realizzarsi entro 5 anni con la costruzione di nuove metropolitane e metrotram prioritari del progetto; invece la Metropolitana di superficie si potrà completare in 10 anni procedendo per 3 fasi successive e vedendo la realizzazione anche della maggior parte dei metrotram. Per completare l'intero sistema occorreranno 20 anni dove si da priorità prima agli interventi di superficie, e poi alle estensioni ipogee. L'intero progetto prevede 7,3 miliardi per le metropolitane (senza calcolare le estensioni ipogee) e 4,5 miliardi per i metrotram.
Link sito: https://metroviaroma.it/
Domanda: La densità metroviaria urbana, analizzata nel progetto Metrovia, ha fatto emergere una "carenza di ferro" nella città di Roma rispetto ad altre realtà europee.
Quali sono stati i motivi principali in passato, che hanno condizionato questo lento sviluppo della mobilità su ferro? e con quali finanziamenti il progetto Metrovia potrebbe diventare realtà?
Walter Tocci
Walter Tocci, laureato in fisica e in filosofia, ha svolto diversi Municipio della capitale, consigliere comunale e successivamente vicesindaco n incarichi nell'amministrazione Comunale di Roma in particolare è stato Presidente del Vella giunta di Francesco Rutelli, è stato assessore alla mobilità e proprio in quel periodo che ha impostato la strategia della "cura del ferro" potenziando il trasporto pubblico di Roma, infine è stato senatore e parlamentare.
Sono molte le su pubblicazioni che riguardano diversi campi di interesse, dalla teoria politica all'educazione fino alla ricerca scientifica. Il settore delle politiche urbane e della mobilità è stato particolarmente studiato da Tocci, tra gli scritti che trattano questo tema troviamo: "Roma che ne facciamo delle trasformazioni urbanistiche degli anni Ottanta" (Editori Riuniti 1993); "L'insostenibile ascesa della rendita urbana" (Democrazia e diritto, n.1, 2009), "Avanti c'è posto. Storie e progetti del trasporto pubblico a Roma" (Donzelli, 2008); "Paesaggi in trasformazione" (Editrice Compositori, 2014) e "Traffico e ingorghi mentali" (Il Mulino, Bologna, n.2, 2002).
Che cosa è la "cura del ferro"?
La cura del ferro è un piano di sviluppo, impostato da Walter Tocci, della rete dei trasporti pubblici risalente al 1993 in cui vengono date delle soluzioni per risolvere le problematiche del traffico che affliggono la città metropolitana di Roma. Tutti sappiamo come la mobilità della città che viene sfruttata da residenti e ha gravi problematiche. La proposta di Tocci denominata Metrebus 3x3 prevedeva la realizzazione di tre passanti ferroviari regionali che scambiavano con tre metropolitane urbane. Varie furono le operazioni: fu messa in servizio e poi potenziata la linea FR1 da Fara Sabina a Fiumicino, grazie al giubileo fu realizzato il tratto da Bracciano ai Castelli e infine fu realizzato il passante tra Guidonia e Civitavecchia. L'obiettivo principale di queste operazioni du quello di recuperare il patrimonio ferroviario di cui la città di Roma è dotata andando ad evitare di andare a realizzare nuovi tratti. Questo programma funzionò fino a quando il sovraffollamento delle linee divenne un problema.
"Oggi avremo sicuramente le opportunità per riprendere e sviluppare questo schema" dice Walter Tocci ad Ar Magazine.
Realizzata la rete dell'Alta Velocità il traffico nazionale è diminuito lungo la via tirrenica per Napoli, la ferrovia che collega la capitale con Formia potrebbe diventare una grande metropolitana regionale che permetterebbe uno sviluppo dell'area pontina invece l'amministrazione si è concentrata soprattutto sull'autostrada pontina andando a non risolvere il problema dell'afflusso.
Il tema dei passanti ferroviari acquisisce una particolare rilevanza se viene riferita alla rete metropolitana. La linea C svolge un ruolo fondamentale in quanto è stata pensata come un elemento che connette la periferia orientale, la metro C diventa un asse che unisce l'area nord e diventa un elemento che connette le già esistenti metro A e B. I punti salienti del progetto di Tocci erano sicuramente quello di andare a realizzare le stazioni metropolitane a circa trenta metri di profondità per evitare il problema dei resti archeologici, di realizzare la metro D ( da Salario fino all'Eur ) e ampliare la linea A e B. I resti archeologici possono diventare delle opportunità e non delle difficoltà per quanto riguarda la progettazione e la realizzazione delle linee metropolitane. Altro tema trattao da Tocci nel piano è quello del sistema tramviario. Si possono andar a realizzare tre centrali che svolgono un ruolo importante nelle aree romane non servite dalla rete metropolitana. L'integrazione tra la rete tramviaria, metropolitana e ferroviaria migliorerebbe il trasporto urbano. Operare sulla rete tramviaria permetterebbe di riqualificare e ripensare lo spazio urbano, infatti, con questa operazione la città potrebbe acquisire una nuova immagine.
Secondo Tocci il programma Metrebus 3x3 potrebbe avere un'evoluzione, infatti, si passerebbe ad una rete Metrebus 4x4x4 costituita da quattro passanti ciascuna mobilità di trasporto ( ferroviaria, metropolitana e tramviaria). Potrebbe sembrare un progetto molto ambizioso e irrealizzabile ma per poterlo realizzare alla base deve esserci un progetto infatti importante per Walter Tocci è la progettazione prima di fare delle scelte. Oggi giorno si inizia a progettare dopo aver ottenuto i fondi e questo comprometterebbe tutta la progettazione.
Linkarticoli: https://waltertocci.blogspot.com/2015/04/ancora-la-cura-del-ferro.html; https://www.ar-architettiroma.it/ar-archivio/archivio/153-ar-177-interviste/578-walter-tocci-la-cura-del-ferro.html
Domanda: Un tema dibattuto negli ultimi mesi è sicuramente quello del PNRR (Piano di Ripresa e Resilienza), piano che è stato avviato dalla Commissione Europea per rilanciare le economie e risanare i danni causati dalla pandemia Covid-19. Molti sono i finanziamenti che consentono di trasformare il volto della città. Roma Capitale considera il PNRR come un importante vettore di accelerazione del processo di trasformazione. Il PNRR costituisce uno strumento fondamentale per migliorare il trasporto pubblico di Roma Capitale rendendolo più moderno e sostenibile infatti sono stati stanziati circa 526 milioni di euro e circa 19 progetti finanziati. Tra i progetti finanziati quelli che riguardano il trasporto troviamo: nuovo acquisto di circa 411 bus elettrici, realizzazione di circa 15 nuove piste ciclabili e rafforzamento della rete tramviaria in particolare la linea Termini-Vaticano-Aurelio. Cosa pensa di questi progetti finanziati? Potrebbero migliorare il volto della città? Ci sono secondo lei delle operazioni da finanziare più urgenti?
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